Futsalworld Scrivere "Il giocatore torinese spiega le ragioni della decisione che l'hanno portato a tornare a Torino per accettare un'importante offerta di lavoro nel campo bancario e dover mettere in secondo piano il calcio a 5 in prospettiva futura

Cornedo, 14 luglio 2007 Salve a tutti, scrivo questa lettera per rendere noto che già ai primi di maggio avevo raggiunto un accordo per il mio trasferimento da Cornedo a Verona. Avevo accettato con entusiasmo questo progetto illustratomi da Marco Langè e dalle due società, ed ero pronto come non mai a mettermi in gioco con la maglia gialloblu nel contesto del rapporto di collaborazione intrapreso dalle due realtà. Purtroppo però qualche giorno fa mi è arrivata un’importante offerta di lavoro da parte di una banca intermobiliare di Torino: si tratta di una soluzione che può davvero darmi delle serie garanzie di vita per il futuro. Mi sono trovato nella condizione di non poter proprio rifiutare: mi dispiace molto per le parole spese, sia per la società Verona e che per quella Cornedo, e soprattutto per Marco Langè, perché avrei avuto tanta voglia di intraprendere questa avventura con lui. E’ facile parlare, lo so, e quindi sono consapevole che questa mia scelta darà modo a tanta gente di esprimere la loro opinione, magari anche negativa nei miei confronti. Questa però è una scelta di vita, il mondo del calcio a 5 oggi come oggi non è ancora in grado di dare garanzie di futuro come può essere un lavoro in banca, poco da girarci attorno. Ho avuto la fortuna di cambiare tante società in questi anni, ed è sicuro che continuerò a giocare vista la mia passione per questo sport. Ci tengo a precisare che lo farò però solo in qualche squadra di livello regionale perché altrimenti sarei ancora a Verona a giocare coi miei compagni di avventura. Sceglierò una squadra che mi permetterà di poter svolgere senza problemi il mio lavoro in banca. Colgo l’occasione per ringraziare tutti di cuore, per la disponibilità e per la comprensione: le due società, Cornedo e Verona, hanno capito che questo è un momento difficile della mia vita. Ho dovuto prendere questa decisione che probabilmente avrei voluto prendere più avanti, però questo tipo di treno passa una volta solo e lo si deve prendere al volo. Mi dispiace lasciare questo ambiente, mi dispiace lasciare il Veneto, perché sempre più avevo progettato di trasferirmi qui definitivamente. Mai come qui ho avuto il piacere di legare con l’ambiente, con le persone, con i compagni e con i dirigenti. Ripartirò da casa mia, visto che tornerò a vivere a Torino, ed il calcio a 5 sarà sempre una parte importante della mia via, ma d’ora in avanti non più la principale. Non dimenticherò mai le emozioni che mi hanno regalato questi anni in questa disciplina: Grazie A Tutti! In Fede Andrea Licciardi"